Scrigno di semi e di bellezza

Lo spettacolo

Foto di Fabio Passador

Associazione Teatro Maniago e Laboratorio degli Archetipi

SCRIGNO DI SEMI E DI BELLEZZA

13 Settembre 2024 ore 20.30

Testo e drammaturgia di Giacomo Camuri
Regia di Ilaria Bomben e Mauro Sfreddo
Musiche di Fabio Arnosti con Arno Barzan al piano e Daniele Brandolisio alle chitarre

Scenografie curate da Ilaria Bomben e Mauro Sfreddo
in collaborazione con il Laboratorio degli Archetipi e i partecipanti ai laboratori di comunità

e la supervisione di Mariagiulia Monticelli

Cerchio aereo: Valentina Bomben
Voci narranti: Gaia Petozzi e Braian Giacin
Direttrice del coro: Cristina Del Tin

Tecnica audio e luci: Teatro Maniago APS

Organizzazione e coordinamento laboratori: Luciana Bruna
Foto di scena: Fabio Passador
Video: Alessandro Stefani

Con la collaborazione di:
AGESCI Maniago 1° e AGESCI Maniagolibero 1°

Cooperativa sociale ITACA - Officina creativa, Casa Carli, GA Girasole

Associazione Pro Maniago APS
Sezione ANPI Mandamentale Maniago Montereale "Giovanni Antonio Facchin - Pupi"

Coricino - Corale Maniaghese

Associazione Casa della Gioventù
Lega Italiana Handicap OVD
Centro Assistenza Anziani del Comune di Maniago

“Non ci sono conflitti, non ci sono tragici assedi, che possano recidere i sogni che albergano nell'animo umano. I sogni sono la grande officina dei nostri racconti. Lì, da quando siamo divenuti umani, opera instancabile l'immaginazione, che trasforma, dilata, capovolge, restringe di volta in volta i nostri campi d'azione, le nostre subdole realtà. Più potente d'ogni arma messa a punto dai discendenti di Marte l'immaginazione caparbiamente resiste ad ogni tipo d'attacco, ad ogni tentativo di prevaricazione. È inestirpabile dalla mente, è tutt'una con essa. All'immaginazione il compito di varcare la soglia del qui e dell'ora, del tempo e dello spazio circostanti, anche quando paiono così limitanti da costringere all'immobilità. L'immaginazione non sopporta steccati, muri, frontiere. Inquieta si muove in più direzioni: si inabissa nelle oscurità delle nostre origini e nel contempo si eleva vertiginosamente, esplorando inedite possibilità d'esperienza.”
Ciò che hanno sperimentato i partecipanti e gli spettatori dello spettacolo andato in scena al Parco comunale di Maniago, in una sera di settembre, è stato un esercizio di immaginazione, la condivisione di visioni. “È il gioco del teatro, che non rifiutando la sfida quotidiana della guerra ne simula le azioni, ricostruisce sulla scena i contesti e gli accadimenti – coinvolgendo anche così la propensione bellica del gioco dei bambini – per stemperare la violenza e ritrovare le ragioni per un'alternativa, nostalgia e desideri per mondi declinati diversamente.
È la storia dei sogni ad occhi aperti di tutti coloro che, posti nelle strettoie dei bombardamenti e delle fughe, anelano al sogno di poter vedere un giorno ricostruire i ruderi di un pianeta minacciato.
“Semi di luce e di bellezza” è il frutto di questo gioco serio quanto la guerra. Dalla devastazione le azioni ripercorrono la storia di morte e rinascita del mondo, riscoprendo l'altra faccia di una natura erogatrice di doni preziosi (Giacomo Camuri).