Il teatro e la guerra
Una serata di riflessioni in preparazione allo spettacolo


Ad introdurre il senso dello spettacolo, per dare una cornice di riferimenti teorici e culturali adeguati alla comprensione del tema oggetto dello spettacolo, ovvero la guerra, giovedì 12 Settembre, al Ridotto del Verdi, si è svolto un incontro-conferenza a tre voci dal titolo “Scenari di Guerra, immaginare Bellezza”. Il professor Giacomo Camuri, ha condiviso alcune sue riflessioni sullo stretto rapporto tra Teatro e Guerra.
A seguire, Viviana Urban, bibliotecaria appassionata e sensibile, ha proposto un cammino a partire da alcuni meravigliosi albi illustrati dal titolo "Di rose, di spine, di semi - un breve viaggio nella letteratura dell'infanzia che parla di guerra, di dolore e di speranza". Ricordandoci che la letteratura non è consolatoria, ma è piena di speranza, "creando un ponte tra le possibilità dei libri e l'impossibilità della vita", Viviana ha sviluppato il tema della necessità di trovare le parole giuste per parlare di guerra anche ai più piccoli. Parole e immagini che arrivino a tutti, proprio come è avvenuto con la creazione della nostra azione teatrale.
Infine Fabio Passador, Presidente della sezione mandamentale Maniago-Montereale dell’ANPI ha sostenuto l’importanza di riflettere e trasmettere un messaggio forte, semplice e incisivo sul tema della Pace, introducendo le testimonianze di due iscritti, sui temi della Solidarietà e dei Diritti Umani.
Stefano Zambon ha condiviso la sua esperienza di cooperante, mentre Silvio Bendinelli di Amnesty International con passione e responsabilità ha parlato delle conseguenze della guerra e della possibilità di mantenere viva l’attenzione e attivarsi, anche attraverso l’organizzazione di incontri e iniziative, ma soprattutto parlando di Pace. “Parlatene a lungo - ci ha detto Silvio - visto che non se ne parla mai abbastanza. E mentre lo fate sorridete, perché è una cosa davvero bellissima della quale parlare. E state tranquilli, vi verrà naturale farlo, perché chi parla di Pace sorride sempre.”


